Gli Influencer hanno un vero legame con il business?
- On 22 Maggio 2015
- brand, business, influencer
Con i loro post, i loro cinguettii e i loro scatti riescono a spostare e indirizzare l’opinione degli utenti dei social network a loro piacimento. Possono, nel giro di pochi minuti, far mutare l’opinione e il sentimento generale attorno ad un tema. Sono, nella gran parte dei casi, considerati degli autorevoli esperti nel loro settore di competenza.
In un mondo sempre più social gli Influencer hanno acquisito un’importanza sempre maggiore, andando a ricoprire il ruolo una volta interpretato dagli opinionisti della carta stampata o dei programmi televisivi. Quando si parla di influencer, pensiamo automaticamente ai blogger. Probabilmente perché sono il tipo più comune di influencer on-line, in quanto utilizzano una piattaforma che ha un grande potenziale per creare contenuti.
Ma chi sono in realtà questi “influencer”? Sono semplicemente dei bravi comunicatori? Possono gestire le masse come un giocoliere fa con i birilli o hanno un vero legame con il business?
Un influencer, al di là del numero dei fan o dell’indice Klout (una web app che analizza la tua influenza attraverso i social network), è una persona capace di influenzare i pensieri e le decisioni degli altri grazie a ciò che dice e scrive. I commenti, gli articoli e le opinioni espresse da un influenzatore vengono tenute in alta considerazione da chi si interessa dell’argomento e, tra tutte, sono ritenute tra le più autorevoli. Per quanto riguarda il lato business invece, queste figure sono risorse preziosissime che attraverso attività specifiche possono essere utilizzate dai brand come strumento di marketing, dando accesso ad un’audience spesso più ampia e profilata dei media “tradizionali”. Senza considerare il grado di trust e loyalty che un influencer riesce ad infondere alla comunicazione di un brand.
Solo negli ultimi tempi le aziende e i brand si stanno rendendo conto di quanto sia importante il ruolo degli influencer nel marketing; il principio è quello per cui le persone si fidano di più del parere di una persona conosciuta e stimata. La stessa cosa succede in una strategia di marketing; se la campagna viene diffusa per mezzo degli influencer risulterà più veritiera e l’obiettivo strategico passerà in secondo piano. Gli stessi influenzatori diventeranno sostenitori del brand, che ci guadagna in termini di brand reputation.
Il trionfo si basa essenzialmente sulla possibilità di poter agganciare gli influencer, per fare in modo che arrivino al loro potenziale target attraverso una comunicazione specifica, portata avanti da figure competenti che sanno, anche per esperienza, di cosa parlano. La ricetta “Provare per credere” è vincente. Un esempio di successo è dato dalla blogger Chiara Maci che grazie alle sue ricette sul blog e i video nei quali prepara piatti con i prodotti delle aziende del settore del food con cui collabora, crea non solo un valore aggiunto e una brand awareness importante, ma permette, senza spendere tutto il budget della comunicazione, di avvicinare il brand ai suoi clienti.
In un mondo sempre più social gli Influencer hanno acquisito un’importanza sempre maggiore, andando a ricoprire il ruolo una volta interpretato dagli opinionisti della carta stampata o dei programmi televisivi. Quando si parla di influencer, pensiamo automaticamente ai blogger. Probabilmente perché sono il tipo più comune di influencer on-line, in quanto utilizzano una piattaforma che ha un grande potenziale per creare contenuti.
Ma chi sono in realtà questi “influencer”? Sono semplicemente dei bravi comunicatori? Possono gestire le masse come un giocoliere fa con i birilli o hanno un vero legame con il business?
Un influencer, al di là del numero dei fan o dell’indice Klout (una web app che analizza la tua influenza attraverso i social network), è una persona capace di influenzare i pensieri e le decisioni degli altri grazie a ciò che dice e scrive. I commenti, gli articoli e le opinioni espresse da un influenzatore vengono tenute in alta considerazione da chi si interessa dell’argomento e, tra tutte, sono ritenute tra le più autorevoli. Per quanto riguarda il lato business invece, queste figure sono risorse preziosissime che attraverso attività specifiche possono essere utilizzate dai brand come strumento di marketing, dando accesso ad un’audience spesso più ampia e profilata dei media “tradizionali”. Senza considerare il grado di trust e loyalty che un influencer riesce ad infondere alla comunicazione di un brand.
Solo negli ultimi tempi le aziende e i brand si stanno rendendo conto di quanto sia importante il ruolo degli influencer nel marketing; il principio è quello per cui le persone si fidano di più del parere di una persona conosciuta e stimata. La stessa cosa succede in una strategia di marketing; se la campagna viene diffusa per mezzo degli influencer risulterà più veritiera e l’obiettivo strategico passerà in secondo piano. Gli stessi influenzatori diventeranno sostenitori del brand, che ci guadagna in termini di brand reputation.
Il trionfo si basa essenzialmente sulla possibilità di poter agganciare gli influencer, per fare in modo che arrivino al loro potenziale target attraverso una comunicazione specifica, portata avanti da figure competenti che sanno, anche per esperienza, di cosa parlano. La ricetta “Provare per credere” è vincente. Un esempio di successo è dato dalla blogger Chiara Maci che grazie alle sue ricette sul blog e i video nei quali prepara piatti con i prodotti delle aziende del settore del food con cui collabora, crea non solo un valore aggiunto e una brand awareness importante, ma permette, senza spendere tutto il budget della comunicazione, di avvicinare il brand ai suoi clienti.
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