Fra smart working e Dad, come scegliere l’internet giusto di casa: domande e risposte
- On 18 Marzo 2021
Articolo di Enrico Pucci apparso su il Mattino di Padova il 17 marzo 2021
Guida pratica all’acquisto consapevole o alla risoluzione dei problemi di lentezza che possono presentarsi quando c’è tutta la famiglia davanti al pc, nell’epoca del lavoro agile o della didattica a distanza in zona rossa per il Covid
Come fare se siamo in quattro a casa a lavorare in “smart” o a studiare con la didattica a distanza, papà, mamma e figli? Come riuscire ad avere una connessione internet sufficientemente veloce e capace di reggere alla pressione di tante persone che la sfruttano contemporaneamente? O come affrontare la scelta dell’acquisto di una rete internet se si deve partire da zero, tenendo conto di tutte queste nuove esigenze legate alla pandemia, alla chiusura delle scuole, al lavoro da remoto? Ecco una guida pratica all’uso di internet per famiglie, in epoca di smart working e didattica a distanza. I consigli di un esperto di comunicazione digitale e nuove tecnologie, Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica.
1) Se lavoro in smart e ho uno o due figli a casa in didattica a distanza devo avere una connessione internet abbastanza potente. C’è un parametro di riferimento per stare sicuri di poter avere una connessione sufficiente?
Risposta: come minimo andrebbero calcolati 10 megabyte per ogni utente collegato. Diciamo che per quattro persone collegate contemporameamente servirebbero in casa almeno 30 megabyte. Tanto per fare un esempio, l’utilizzo di Zoom prende circa 3 megabyte a persona collegata.
2) In generale, se devo ancora acquistare, meglio la fibra o il wi-fi?
Risposta: certamente la fibra e’ più stabile e offre performance migliore rispetto al wi-fi, che peraltro è molto comodo non avendo cavi o fili. Bisognerebbe comunque capire qual è la banda reale rispetto a quella dichiarata ed anche il tempo-latenza, in poche parole il tempo di risposta. Per misurare la velocità reale esistono delle ottime app, tipo speedtest, oppure con Google.
3) Se invece possiedo già un provider, e riscontro in questi giorni problemi di sovraccarico perché siamo in tanti a usare interne a casa, come posso fare ad ovviare a questi problemi? Devo cambiare fornitore o posso “aggiungere” capacità di rete? E in che modo?
Risposta: ovviamente ci sarebbe da valutare, potendo, un aumento del contratto con il provider, ma alle volte è l’occasione per comparare con altri provider le offerte per contenere i costi.
4) E’ consigliabile avere dei pc di ultima generazione? Fino a quanti anni può durare un personal computer per essere aggiornato e funzionale?
Risposta: è sempre meglio avere un computer di nuova generazione, anche perche i processori fanno passi da gigante, questo vale allo stesso tempo per gli smartphone che hanno chip incredibilmente veloci. Sulla durata del pc, da due a quattro anni; e possono diventare anche cinque se si è comprato un buon prodotto e lo si mantiene con cura.
5) Come possiamo giudicare la rete internet presente oggi in Veneto? Ci sono ancora grandi differenze fra i centri storici delle grandi città e le periferie o campagne?
Risposta: siamo ancora a macchia di leopardo, con zone scoperte in centro, come nelle campagne o le note difficoltà del Polesine piuttosto che del Bellunese. Poi c’è la partita dell’ultralarga. In effetti in Veneto siamo ad oggi indietro sul piano complessivo sulla tabella Ue di almeno due/tre anni (specie nelle aree industriali). Comunque c’è un sito della Regione sempre ben aggiornato (ora al 1 marzo 2021) per chi volesse approfondire.
6) Capitolo fibra: a cosa devo stare attento proma di fare un contratto? Ad esempio, conta la distanza fisica dalla mia abitazione alla prima cabina presente in strada?
Risposta: prima di tutto bisogna leggere e rileggere quanto si firma. Conta molto quanto dista dalla nostra abitazione in cosiddetto cabinet. La grande differenza comunque è se abbiamo a disposizione la “fiber to the home” (FTTH): se la fibra arriva diretta all’abitazione, no problem. A differenza della “fiber to the cabinet” (FTTC) che di fatto è la rete di vecchia generazione.
7) Il modem: quali sono le cose che devo sapere prima di acquistarne uno?
Risposta: in questo caso si può stare tranquilli, perché solitamente il provider fornisce il modem giusto nel contratto iniziale.
8) Ci sono sistemi per potenziare il segnale e portarlo in diverse stanze o piani della mia abitazione?
Risposta: certamente, esistono negli store o su internet amplificatori ripetitori del segnale wi-fi. Costano anche relativamente poco (qualche decina di euro) per portare negli angoli scoperti di casa il segnale.
9) Ricapitolando, prima di sottoscrivere un contratto per una buona connessione interne domestica, quali sono le cose che dovrei sapere, relativamente sia al luogo in cui abito sia al prodotto che vado ad acquistare? Per non rischiare fregature…
Risposta: oltre alle cose che ci siamo detti sin qui sopra, leggere con attenzione il contratto e informarsi – prima di scegliere – su tutti gli operatori per fare un confronto e scegliere quello che ci sembra più adatto alle nostre esigenze. Sincerarsi da ultimo che quanto ci viene promesso sia vero. Ad esempio se viene promessa una connessione da 30 a 100 megabyte significa che la fibra dell’ultralarga arriva già a casa mia o significa che arriverà in futuro? Questo cambia le cose! Anche qui consigliamo un sito per chi vuole approfondire.
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