
L’Agenda digitale italiana, previsioni per l’anno in arrivo
- On 22 Dicembre 2014
- digitale, startup
Secondo la fonte di Agenda Digitale, il 2015 sarà il primo anno in cui l’Agenda digitale si chiamerà Crescita Digitale (dal nome del piano governativo) e il primo in cui potremo usare con sistematicità le risorse europee (2014-2020) allo scopo di trasformare l’Italia. Quelle precedenti (2007-2013) sono arrivate in un momento storico in cui l’Agenda digitale era ancora solo nella mente degli innovatori. Il 2015 non sarà l’anno in cui le grandi trasformazioni saranno vive e usate dagli italiani, bensì un anno di fondamenta da costruire, finita la fase di progettazione che ha caratterizzato gli anni precedenti. Ad oggi, di realizzato e visibile c’è solo la fatturazione elettronica, un po’ di giustizia digitale e la normativa startup grazie a un lavoro che era partito negli anni precedenti. Sarà proprio nel 2015 che si vedrà completare il percorso di quei tre temi che sono più avanti degli altri. Il piano banda ultra larga darà i suoi frutti solo nel 2015 visto che i bandi di gara sono stati emessi nel 2014 e solo nel Sud Italia. Tra le vecchie priorità, anche l’Anagrafe Unica e l’identità digitale, temi strettamente collegati di cui si vedranno solo i primi segnali di queste novità, in alcuni comuni più innovativi e per un numero limitato di servizi. Le norme non sono ancora complete su questi due fronti, ma lo saranno presto e si sta per passare alla fase attuativa. E ancora: Sanità digitale, scuola digitale e smart cities per i quali si passerà a una vera e proprio progettazione sistematica. Infine, la vera novità 2015 sarà forse l’attacco al grande problema che l’Italia ha in questo ambito: le scarse competenze digitali. E’ ancora presto per bilanci certi, ma sicuramente il lavoro di digitalizzazione e alfabetizzazione che anche Fondazione Comunica sottoscrive ogni giorno può fare la differenza e contribuire a renderci tutti più digitali.
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